venerdì 10 aprile 2020

Semplicemente Alberto Sordi

Come molti avranno notato e saputo dalle numerose iniziative, Alberto Sordi compie quest’anno 100 anni e per l’occasione è stato fatto un film biografico con Edoardo Pesce, Permette? Alberto Sordi, per la regia di Luca Manfredi e stanno uscendo – o meglio, sono in catalogo ma per la situazione attuale arriveranno in libreria in un secondo momento – diverse pubblicazioni importanti sulla sua incredibile carriera.
Poi è successo anche che io e Alessandro Boschi siamo finiti negli studi RAI per una puntata di L’Italia con voi dedicata a Alberto Sordi, trasmessa il 28 febbraio. Buffo, per quanto io conosca molto bene la carriera di Sordi, non mi sono mai avventurato in un progetto su di lui. Intendiamoci, Sordi lo reputo uno dei più grandi attori in assoluto che abbiamo avuto non solo in Italia, e non esagero se almeno trenta film che ha girato sono fra i miei preferiti in assoluto, ma non ho mai trovato un contesto giusto per scrivere su di lui. In verità, nel 2012 avevo iniziato a scrivere sulla sua filmografia e partecipai a un progetto iconografico dove riuscii a inserire molte delle informazioni inedite, e due anni dopo misi in piedi la possibilità di fare un libro, ma poi rinunciai.  L’ostacolo era che Sordi aveva raccolto un archivio di se stesso imponente, e non avendo accesso decisi di mollare la presa e aspettare che lo facesse qualcun altro. Per fortuna, lo ha fatto il Centro Sperimentale di Cinematografia, prima con un numero (da collezione!) di “Bianco e Nero” del 2018 dove si raccoglievano studi importantissimi sulla carriera di Sordi meno nota, poi recentemente, per mano del grande Alberto Anile, con un libro intitolato semplicemente Alberto Sordi. E in questa occasione, ho collaborato minimamente soprattutto sulla parte sul quale sono più preparato: il rapporto fra Stan Laurel e Oliver Hardy e Alberto Sordi
(Crediti: Fondo Alberto Sordi/CSC)
Com’è noto, Sordi debuttò nel mondo dello spettacolo giovanissimo come voce di Ollio in un famoso – mai provato veramente – concorso che la MGM bandì nel lontano 1937, cercò poi di sfruttare il buffo accento negli spettacoli del varietà, con qualche disco, e fu logico fargli incontrare Stanlio e Ollio quando i due comici passarono a Roma nel 1950. Con l’aiuto di Benedetto Gemma e Gabriele Gimmelli abbiamo fornito a Anile ogni dettaglio e informazione raccolta negli ultimi venti anni di ricerche. Ma il pezzo forte è stato recuperato nel Fondo Sordi: una fotografia presa da un quotidiano d’epoca che raffigurava Sordi con Stanlio e Ollio. Erano decenni che la cercavamo, e non appena è stata pubblicata in anticipo dall’ANSA ha fatto il giro del web con notevole successo (e che riporto anche qui).  
Il volume di Anile è pazzesco: parte dalla infanzia di Alberto, gli inizi nell’avanspettacolo, il doppiaggio, il rapporto con Totò, il personaggio di Nando l’americano, il rapporto con le donne, il Boom, le varie versioni di Polvere di Stelle, le incredibili storie di scherzi che Sordi faceva ai suoi amici, e argomenti mirati come il rapporto con Fellini e l’antipatia di Nanni Moretti, più uno studio incredibile sui progetti mai realizzati. Ci sono foto mai viste – la prima è davvero inedita, con Sordi e Peter Sellers, che si può vedere nella bella prefazione di Carlo Verdone – e materiali inediti.
Probabilmente è uno dei migliori libri mai pubblicati su di lui, assieme ad altri volumi “fotografici” di qualche anno fa, sempre curati per il Fondo Sordi. Molto utile per approfondire la carriera e il metodo di lavoro, qui Anile cerca anche di capire chi fosse veramente, e quanto era vicino ai suoi personaggi. Compito non facile, che neanche Verdone ammette di poter rispondere. La verità se l‘è portata in cielo lo stesso Alberto?
Per vedere la puntata del programma L’Italia con voi cliccate qui, e per il libro di Anile su Sordi cercate online nei vari siti specializzati (Ibs, Amazon), o aspettate la riapertura delle librerie.

3 commenti:

  1. Il libro è meraviglioso. Quali sono gli altri libri curati per il Fondo Sordi cui ti riferisci?

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  2. Il numero 592 di "Bianco e Nero", completamente dedicato a Sordi.

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  3. Salve, spero che in questi recenti lavori su Alberto Sordi sia stato fatta anche un'analisi approfondita sui suoi film come regista perché ho la sensazione che molti critici, anche dopo la sua morte, sono stati e siano spietati e con un po' di puzza sotto il naso anche verso quei film più riusciti e indimenticabili del Sordi regista.

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