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Stan Laurel, il fonico Elmer Raguse, e Oliver Hardy, con i microfoni Victor |
Oggi pubblico un dossier che forse potrebbe far luce su un aspetto poco trattato dai biografi e studiosi che riguarda la coppia Stan Laurel e Oliver Hardy.
Oggi parliamo del buffo e notissimo doppiaggio italiano che è stato dato a Stanlio e Ollio.
Oggi parliamo del buffo e notissimo doppiaggio italiano che è stato dato a Stanlio e Ollio.
Come questo accadde? La distribuzione italiana della MGM prese la decisione più semplice: il pubblico aveva apprezzato enormemente il fatto che Stan e Oliver, nei primi film distribuiti in Italia, recitavano in italiano con esiti ovviamente disastrosi e poco comprensibili, ma molto divertenti. L’idea quindi fu degli stessi Laurel e Hardy. Ecco spiegato in poche righe perché ancora oggi sono doppiati in questa maniera.
Ma andiamo con ordine.
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La Vanguardia, 2 febbraio 1930 |
Senza dare scontato che tutti conoscano Stanlio e Ollio in tutti i loro aspetti e percorsi più importanti, ricordo che anche la nostra coppia dovette affrontare la devastante transizione dal muto al parlato. La definisco devastante perché, per quanto sembrava essere inevitabile l’arrivo del parlato, il cinema fino al 1927 era muto e molti attori non erano pronti o adeguati a far sentire la loro voce. I grandi comici del muto, tra l’altro, erano a disagio con i dialoghi: Buster Keaton, Harold Lloyd, Harry Langdon, dovettero piegarsi alla nuova Era non sempre con i risultati cui ci avevano abituato. Charlie Chaplin aspetterà il 1940 prima di realizzare il suo primo film parlato. Laurel e Hardy, invece, non usavano molti dialoghi e aggiunsero alla loro comicità un uso del sonoro intelligente e di sicuro effetto.
Oltre alle difficoltà artistiche, il vero problema rimaneva la distribuzione oltreoceano dove la lingua inglese non era parlata, perché la tecnica del doppiaggio era ancora lontana ad essere inventata. Il problema venne affrontato dagli Studi Roach nel 1929: si decise la strada della versione fonetica girata nella lingua interessata, una tecnica piuttosto faticosa ma efficace; la cosa era molto apprezzata in Europa, perché Stan e Oliver recitavano “a pappagallo” le lingue straniere con una vaga idea di quello che dicevano, e con il risultato di sbagliare gli accenti e storpiare le parole: per quanto fosse a volte incomprensibile, l’effetto era molto comico.
Oltre alle difficoltà artistiche, il vero problema rimaneva la distribuzione oltreoceano dove la lingua inglese non era parlata, perché la tecnica del doppiaggio era ancora lontana ad essere inventata. Il problema venne affrontato dagli Studi Roach nel 1929: si decise la strada della versione fonetica girata nella lingua interessata, una tecnica piuttosto faticosa ma efficace; la cosa era molto apprezzata in Europa, perché Stan e Oliver recitavano “a pappagallo” le lingue straniere con una vaga idea di quello che dicevano, e con il risultato di sbagliare gli accenti e storpiare le parole: per quanto fosse a volte incomprensibile, l’effetto era molto comico.
A Marzo di quell’anno era stato installato l’equipaggiamento sonoro della Victor Talking Machine Company, che registrava su dischi a 78 giri gli effetti e i dialoghi sincronizzati per il film da sonorizzare. A Maggio, Laurel e Hardy girarono il loro primo film parlato, Unaccustomed As We Are, cioè Non abituati come siamo (col sonoro!). Ottenuto un enorme successo con i primi corti parlati, Roach decise di iniziare con il mercato straniero più grande, e cioè quello in lingua spagnola: comprendeva fra i tanti paesi la Spagna, l’Argentina, il Messico, e parte dei cittadini immigrati che vivevano negli Stati Uniti. Per lui significava anche un grande investimento di denaro, giustificato dal fatto che Laurel e Hardy, nel ’29, erano diventati i comici più famosi del paese. Godevano anche di una certa reputazione da essere riconosciuta dalla MGM tanto da essere chiesti in prestito per salvare il film The Rogue Song (tit. it., Amor gitano), girato apposta per lanciare il tenore Lawrence Tibbett e che dalle anteprime non era uscito niente di buono (il risultato fu che Laurel e Hardy, per quanto divertenti, c’entravano come i cavoli a merenda).
I DUE LADRONI
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La Vanguardia, 1 febbraio 1930 |
Il film venne girato tra il 30 ottobre e il 12 novembre 1929: i registri degli Studi Roach non indicano nulla sulle versioni straniere, ma il Variety annotò il 13 novembre che “due versioni sono state fatte simultaneamente. Prima una scena viene parlata in inglese, poi viene ripetuta in spagnolo”. L’articolo getta la prima ombra sull’altra versione che risulta essere stata girata, e cioè proprio quella italiana, intitolata Ladroni: l’ipotesi più attendibile è che il film sia stato effettivamente doppiato da Laurel e Hardy in italiano in un secondo momento. .
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"Variety", 13 novembre 1929 |
Probabilmente Roach non era ancora sicuro di investire altro denaro perché aspettava il responso della versione spagnola, intitolata Ladrones, e questo avvenne in America, con la “prima” a New York in un cinema dove si proiettavano film in lingua straniera, il 7 gennaio 1930; la recensione del Variety, datata 15 gennaio, notò come i dialoghi fossero ridotti al minimo e come il pubblico di lingua spagnola presente in sala si divertì un mondo senza capire granché. Eppure per l’occasione Hal Roach aveva assunto attori spagnoli di supporto e, come sarà tradizione per le future versioni straniere, degli insegnanti di lingua spagnola, francese e tedesco erano presenti sul set per aiutare Laurel e Hardy con la fonetica dei dialoghi, comunque trascritti su dei gobbi posti dietro la cinepresa. Inoltre, per venire incontro ai programmi di sala europei, che comprendevano spettacoli della durata di almeno due ore di film, Roach e Stan Laurel decisero di allungare queste versioni straniere aggiungendo gag che magari alle anteprime americane non avevano funzionato.
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"Cinema-Teatro", n.23-24, 15-31 dicembre 1930 |
L’ipotesi che sia stato doppiato in italiano potrebbe essere anche confermato da altri dati che emergono nell’archivio online della Victor: le matrici dei quattro dischi necessari per il sonoro di Ladroni (MVR-54999, MVR-61101, MVR-61102, e MVR-61103) sono datate 25 e 26 agosto 1930, e cioè circa otto mesi dopo la distribuzione di Night Owls e di Ladrones. In più, i registri degli Studi Roach riportano che entrambi le versioni hanno la stessa lunghezza di metri di pellicola di 3306 piedi. Sono esattamente 1021 metri, circa 37 minuti di film. E’ l’unico caso fra tutte le versioni fonetiche girate da Laurel e Hardy fino al 1931.
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Variety, 30 luglio 1930 |
(nel caso ve lo stiate chiedendo, Ladrones si è miracolosamente salvato: ritrovato nel 1986 assieme alle altre versioni spagnole girate da L&H, è disponibile in Dvd sia in Europa [cofanetto Universal, 2004] che, restaurato dall’UCLA, su Dvd americano [Vivendi, 2011]. Dura esattamente 36 minuti, circa quindici in più rispetto a Night Owls).
MURAGLIE
Riferisce Randy Skretvedt, il miglior biografo della coppia in assoluto, che le riprese delle versioni fonetiche di The Rap sono state effettuate simultaneamente. Le riprese hanno avuto inizio il 13 agosto 1930, e hanno continuato fino alla fine del mese (altro materiale per le versioni straniere venne girato nella prima metà di settembre 1930). Pensate che fra agosto e novembre Laurel e Hardy furono impegnati fra le riprese del film in inglese - con altrettante scene da rigirare - e quelle fonetiche, un periodo di super lavoro che non fermò l'abitudine di Stan di rispondere alle lettere dei fan, come si legge in questa lettera del 17 novembre 1930: "Mi perdoni per il ritardo della mia risposta alla sua del 9 ottobre, ma siamo stati pesantemente impegnati con le riprese delle versioni straniere del nostro primo lungometraggio. Il titolo è cambiato da The Rap a Their First Mistake. Spero che vi piacerà quando andrà a vederlo. Abbiamo girato in cinque lingue - inglese, spagnolo, francese, tedesco e italiano - e parlato in tutte queste". Con il nuovo titolo il film durava 65 minuti, poi ridotti a 56 con una nuova edizione intitolata finalmente Pardon Us.
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La Vanguardia, 8 febbraio 1930 |
Nel frattempo Ladroni venne spedito in Italia per far conoscere la coppia, ancora praticamente inedita nel nostro paese: è stato accertato che diversi film muti del duo uscirono da noi poco prima del 1928-29, ma la MGM non aveva ancora organizzato un vero lancio e questo avverrà nel 1931. Ladroni venne passato intanto al vaglio dei censori nostrani: il visto censura n. 26055 del 31 ottobre 1930 approvò con riserva la visione del film, perché bisognava “Togliere ogni scena dialogata o comunque parlata in lingua straniera”. Questa dicitura veniva ripetuta per ogni film straniero che giungeva in Italia non doppiato: dovete sapere che la difficoltà di distribuzione dei film americani in Italia gettò nel panico un sacco di esercenti; inizialmente si pensò ai sottotitoli e poi alle didascalie al posto dei dialoghi, ma l’idea venne scartata visto l’alto tasso di analfabetismo (un altro problema era che rallentavano troppo il ritmo; figuratevi che Amore Gitano uscì sonorizzato con le canzoni e le didascalie, ammazzando di noia i poveri spettatori), e furono costretti ad aspettare queste versioni girate in più lingue. Per questo L&H arrivarono da noi in ritardo.
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flano de La Stampa, 26 giugno 1931 |
Il metraggio accertato dalla censura italiana era di 1021 (i conti con Ladrones tornano), e la durata di 37 minuti si incastrava perfettamente nei programmi di prima visione passando come un lungometraggio. Sulla distribuzione in Italia, che all'epoca non seguiva un percorso in contemporanea fra le varie città, posso affermare due date: Torino, 5 giugno 1931, al cinema Ambrosio; Milano, 24 settembre 1931, cinema Odeon. Altre fonti mi confermano che uscì diversi mesi prima rispetto a Torino, ma è comunque nel ‘31 che Laurel e Hardy furono lanciati in Italia. Il titolo cambiava da I due ladroni a Ladroni, e i flani recitavano “Parlato, in italiano”, per rassicurare gli spettatori che avrebbero visto un film comprensibile a tutti (per quanto Stan e Oliver massacrassero l’italiano).
Ladroni ottiene un notevole successo – tanto che la loro presenza in Amore gitano, dapprima non pubblicizzata, viene successivamente riportata a grandi lettere – ma è con Muraglie, che giungerà a novembre del 1931, che la coppia esplose nelle sale. Non che Ladroni non fosse divertente, ma i dialoghi erano ridotti all’osso mentre nel lungometraggio i due parlavano molto e il pubblico poté deliziarsi con la nostra lingua fatta a pezzi (anche se nel cast alcuni attori furono sostituiti da colleghi di madre lingua: Guido Trento rimpiazzò Wildred Lucas nella parte del direttore del carcere). Si divertirono anche i recensori, come testimonia Cinema Illustrazione del 18 novembre 1931: “Il pubblico si è divertito immensamente, anche perché, rinunciando all’insopportabile doublage, gli stessi Laurel e Hardy han voluto compiere lo sforzo di parlare il loro film anche nell’edizione italiana, storpiando la nostra lingua. Novità non trascurabile, che apre nuovi orizzonti al film comico”. Oppure Il corriere della sera, 6 novembre: "Muraglie è una spassosa parodia di Carcere, messa insieme per quei due soliti buffoni di Laurel e Hardy. I produttori, volendocelo dare in versione italiana, hanno avuto l'idea di far parlare Laurel e Hardy come potevano, cioè nell'italiano storpiato e imparaticcio di stranieri, i quali mastichino stentatamente la nostra lingua; e meglio centomila volte cosi, che se gli avessero appiccicato una di quelle belle voci finte, e fatte su misura, che sono la vergogna della nostra epoca. Altro argomento (ma non ce n’è bisogno) contro la barbara usanza del dubbing".
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Ladrones: Stan, Bob O' Connor, attore e insegnante spagnolo, e Oliver |
Abbiamo quindi stabilito che mentre di Muraglie siamo certi che fu recitato in italiano da Laurel e Hardy, non possiamo esserlo al 100 per cento per Ladroni, anche perché le poche recensioni dell’epoca che si degnarono di scrivere su questa comica non fanno cenno al buffo italiano dei due comici. Ma potrei aver scritto un sacco di cretinate, perché, nota dolente e qui concludo, queste due versioni in italiano sono andate perdute.
O meglio, Ladroni non c’è, ma c’è: approfittando delle similitudini linguistiche fra lo spagnolo e l’italiano, possiamo immaginare vagamente l’italiano di Stan e di Oliver, per quanto il video sia presente ancora oggi, perché come abbiamo detto la versione spagnola è disponibile su Dvd.
O meglio, Ladroni non c’è, ma c’è: approfittando delle similitudini linguistiche fra lo spagnolo e l’italiano, possiamo immaginare vagamente l’italiano di Stan e di Oliver, per quanto il video sia presente ancora oggi, perché come abbiamo detto la versione spagnola è disponibile su Dvd.
MA ALLA FINE, ESISTE "MURAGLIE"?
Secondo la documentazione davvero preziosa che ho raccolto nell'archivio di Italia Taglia - e in parte riportata nel sito CineCensura.com - la richiesta per il visto censura da parte della MGM è datata 24 febbraio 1931, curiosamente parecchi mesi prima della sua uscita nelle sale italiane, a novembre dello stesso anno. La lista dialoghi depositata in archivio è estremamente rivelatrice: in alcune recensioni italiane avevano riportato il nome italiano del personaggio di Walter Long come "Lupo", invece di "Tigre", e questo viene smentito dai dialoghi; le canzoni del film erano tutte in italiano, incluso "Lazy Moon", cantata da Hardy e tradotta come "Pigra luna"; viene confermato che la versione italiana era esattamente identica a quella spagnola (e certamente anche delle altre due, in tedesco e in francese), quindi nessuna scena della scuola come nel film in originale americano, era presente il finale con l'incendio nella prigione, e persino il metraggio accertato di 1785 metri, circa 65 minuti di film, era lo stesso. L'ultima scena vede Stanlio e Ollio uscire di prigione, graziati dal direttore per il loro salvataggio di sua figlia nell'incendio, e dialogare fra di loro.
Ecco quanto riportato dal copione:
Ollio: "Finalmente siamo liberi... Liberi come le rondini!"
Stanlio: "Sì!... E quel dente non ci darà più noie".
Ollio: "Non voglio più sentir parlare di queste muraglie!... Dammi un fiammifero... (Stanlio si fruga nelle tasche e tira fuori due fotografie). Che cos'è?"
Stanlio: (mostra le loro foto segnaletiche). "Ti piacciono?" (Ollio le straccia e spinge via Stanlio).
Stanlio: "Sì!... E quel dente non ci darà più noie".
Ollio: "Non voglio più sentir parlare di queste muraglie!... Dammi un fiammifero... (Stanlio si fruga nelle tasche e tira fuori due fotografie). Che cos'è?"
Stanlio: (mostra le loro foto segnaletiche). "Ti piacciono?" (Ollio le straccia e spinge via Stanlio).
Fine.
Questa sequenza è come si è detto visibile nella copia spagnola, di cui riporto qui due frame dal dvd uscito per la Universal in Spagna.
Un possibile ritrovamento dei dischi Victor di Ladroni o di qualche frammento di Muraglie potrebbe essere straordinario
e rivelatore di quell’italiano strampalato che determinò decine di
doppiaggi e varie coppie di doppiatori di Stanlio e Ollio che sarebbero
arrivati negli anni seguenti. La più popolare di tutte, quella formata
da Alberto Sordi e Mauro Zambuto, doppiò il film nella prima riedizione
nel 1946.
Alla fine di questo mio studio arriviamo alla domanda fondamentale: esiste da qualche parte Muraglie, recitato in italiano da Stan e Ollie? Il mio pensiero era ed è che in America ci sono studiosi, archivisti e ricercatori che non riescono a capire l’importanza di due materiali così preziosi, e probabilmente qualsiasi possibile recupero è stato lasciato cadere nel vuoto. Io stesso sono un testimone di un possibile recupero di un frammento di Muraglie, almeno secondo un contatto americano (di cui non posso rivelare il nome) che mi scrisse nel 2009 chiedendomi consulenza in quanto esperto ed italiano, ma le trattative con un possibile collezionista non andarono a buon fine. La certezza? Sì, da qualche parte c'è, ma i collezionisti si sa...
AGGIORNAMENTO
Alla data del 19 settembre 2022, quindi sei anni dopo la pubblicazione di questo articolo, è doveroso segnalare che è stata recuperata una copia del negativo di Ladroni, ma muta, presentata comunque in una versione che abbiamo discusso in questo articolo.
La proiezione, programmata il 6 ottobre 2022 alle Giornate del Cinema muto di Pordenone, ha previsto una ricostruzione arbitraria della copia italiana: per enfatizzare l'unica parola spagnola foneticamente simile all'italiano - "Naturalmente", detta da Hardy - hanno lasciato in quel punto l'audio di Ladrones, mutando il resto del film (eccetto i rumori) accompagnandolo con un commento musicale originale e i sottotitoli in italiano tradotti dallo spagnolo. I titoli di testa e di coda, italiani, erano rovinati e quindi sono stati ripuliti e lasciati in fermo immagine.
Nonostante la stampa italiana abbia frettolosamente comunicato una scoperta in realtà incompleta, la ricerca delle voci originali italiane di Laurel e Hardy continua. A mio parere, questo recupero - effettuato presso il George Eastman House di New York, dalla collezione privata di Roberto Pallme - conferma solamente che il doppiaggio fu effettuato su Ladrones. Resta il dubbio se effettivamente furono gli stessi Stan e Babe a farlo.
Infine, penso possa dire tranquillamente che il contatto che mi disse di avere la possibilità di recuperare Ladroni fu Richard W. Bann, storico di L&H e consulente per la defunta KirchGrouppe. Quando mi scrisse nel 2009, le trattative con la George Eastman ebbero delle complicazioni, aggravate dal fallimento della società nel 2011. Nel 2015, in una discussione su Facebook con il collega Randy Skretvedt, ha ammesso che la bancarotta di Leo Kirch, fondatore della Betafilm che dal 1983 deteneva i diritti dei film di L&H fino a quando la KirchGrouppe divenne Kinowelt, poi assorbita nel 2011 da Studiocanal, mise una tomba sopra Ladroni e qualsiasi altro recupero.
EXTRA
Dal programma di Giancarlo Governi Due teste senza cervello (Rai, 1985), estrapolo due fotografie dalla versione italiana Muraglie, che ho identificato grazie ai codici delle fotografie recuperate da un altro archivio. Così sapete da quale film sono tratte. La puntata era la numero otto, dedicata al doppiaggio italiano di Stanlio e Ollio.
Che chicca questa del possibile recupero del 2009, se non altro fa ben sperare che almeno Muraglie si sia salvato in più di una copia!
RispondiEliminaDopo che negli ultimi anni sono saltate fuori quasi tutte le copie dei film di montaggio italiani, la versione fonetica di Muraglie sarebbe la ciliegina sulla torta finale.
Più che una copia, il contatto mi scrisse di un frammento, senza darmi maggiori informazioni. Ho ipotizzato un trailer o un rullo.
EliminaGrateful for shaaring this
RispondiElimina