Locandina della rassegna |
Dopo il notevole successo ottenuto lo scorso Aprile durante il Festival dell'Autore Dieci Lune (riconosco di non averne fatto voce qui, ma su facebook giuro di aver fatto un casino della madonna), durante il quale ho parlato del genio di Buster Keaton e l'arte dello slapstick, del doppiaggio di Stanlio e Ollio (assieme a Benedetto Gemma), e di Nino Manfredi grande regista, il Circolo Letterario Bel Ami di Roma mi ha chiesto di proporre un ciclo sulla comicità per il loro appuntamento dell'ultimo giovedì del mese. Un antipasto prima degli gnocchi insomma. Ho pensato ad un argomento poco affrontato e penso molto interessante: il noioso censore di fronte alle risate.
Diceva Mel Brooks che “La satira se non è eccessiva, non fa ridere”. Da questa semplice linea direttiva di un maestro della comicità, si presenta “La censura nel cinema comico”, una rassegna di sei incontri che illustreranno le difficoltà, spesso assurde, di grandi comici come Totò, preso di mira perché gli piaceva troppo giocare a guardie e ladri, la serie di Don Camillo con Fernandel e Gino Cervi, troppo cruda per piacere al Vaticano, o agli scatenati e provocatori Monty Python, il geniale sestetto che scatenò una terza guerra mondiale fra le religioni, e lo stesso Brooks, che con la sua banda di compari come Gene Wilder e Marty Feldman, resero arte quel genere che viene spesso sottovalutato come la Parodia: che sia Hitler o il western o i classici dell’horror, l’obbiettivo principale nel loro mirino è sempre Hollywood.
E inizieremo proprio con gli albori del cinema comico, troppo scatenato con gli argomenti per tenere buoni i censori, che stilano un Codice di argomenti da non trattare nei loro film: è il codice Hays, che tira le orecchie a tutti, persino a Stanlio e Ollio e ai fratelli Marx, protagonisti di un mondo senza controllo. Il filo conduttore è quindi la censura, ma anche i censori, colpevoli di aver riconosciuto nella commedia la paura della verità perché, i grandi comici, sono tutti figli di Don Chisciotte.
Calendario incontri
27 ottobre 2016 La comicità americana e il codice Hays
24 novembre 2016 I fratelli Marx: un mondo senza controllo
26 gennaio 2017 Don Camillo sconosciuto
23 febbraio 2017 Totò proibito
30 marzo 2017 La terza guerra mondiale dei Monty Python
25 maggio 2017 Mel Brooks: l’ultima follia di Hollywood
E inizieremo proprio con gli albori del cinema comico, troppo scatenato con gli argomenti per tenere buoni i censori, che stilano un Codice di argomenti da non trattare nei loro film: è il codice Hays, che tira le orecchie a tutti, persino a Stanlio e Ollio e ai fratelli Marx, protagonisti di un mondo senza controllo. Il filo conduttore è quindi la censura, ma anche i censori, colpevoli di aver riconosciuto nella commedia la paura della verità perché, i grandi comici, sono tutti figli di Don Chisciotte.
Calendario incontri
27 ottobre 2016 La comicità americana e il codice Hays
24 novembre 2016 I fratelli Marx: un mondo senza controllo
26 gennaio 2017 Don Camillo sconosciuto
23 febbraio 2017 Totò proibito
30 marzo 2017 La terza guerra mondiale dei Monty Python
25 maggio 2017 Mel Brooks: l’ultima follia di Hollywood
Qui potete trovare le info necessarie (dove, come). Durante le serate rimanderò ai testi necessari per approfondire l'argomento (su Totò ho preso volutamente in prestito il titolo all'omonimo e bellissimo libro di Alberto Anile). Posso solo dirvi che vi aspetterò. I gnocchi almeno sono buoni.
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