lunedì 3 dicembre 2012

Metti i pantaloni a Philip, per la Leggenda

Sono date significative, magari lontane dalla realtà, ma se servono a mantenere la memoria, ben vengano. Eccone una che non dovremmo dimenticare. Il 3 Dicembre 1927, la MGM distribuiva ufficialmente la comica PUTTING PANTS ON PHILIP, regia di Clyde Bruckman, supervisione di Leo McCarey. Attori principali, due attori comici che da tempo lavoravano in gruppo assieme ad altre canaglie degli Studi Roach, fra cui James Finlayson, Charley Chase, Noah Young, Charlie Hall, Mae Busch. Ma, come notarono un pò tutti quanti a Culver City, quando sono loro due a stare sulla scena, le risate sono triple, quadruple. Alla fine McCarey si decide e ne parlò con Roach. "Dobbiamo farne una coppia", tanto, abbiamo già sperimentato qualche film come duo, prima poliziotti, poi galeotti, classiche situazioni, poi abbiamo visto cosa combinano per strada se litigano, pasticcioni come sono coinvolgono i passanti e tutti giù a rompersi i cappelli a vicenda, facciano ora un film che presenti loro come coppia ufficiale, giochiamo sul fatto che uno è americano e l'altro è inglese, anzi no, è troppo generico, facciamo uno scozzese che gira con il kilt, preso in giro perché sembra una donna, e se lo facciamo parente all'americano, tutto dignitoso, potrebbe venire una cosa divertente. 

Poi se funziona, li rimettiamo come amici, in bombetta come negli altri film. E così Stan Laurel e Oliver Hardy girarono quella comica dove Filippo viene dalla Scozia e viene deriso, mette in imbarazzo lo zio tutto pomposo anche perché il giovane nipote rincorre le donne come se fosse caricato a molla, sicuramente lontano anni luce dai personaggi che verranno fuori nei successivi film, finché finalmente la serie venne chiamata "Laurel and Hardy Series". Una serie che polverizzò i botteghini ed ebbe un successo fuori dal comune, anzi oltreoceano. Il successo mondiale di Stanlio e Ollio è ancora qui, a 85 anni dal loro primo film ufficiale. E questa data dice molto di più di tanti saggi, articoli, libri sull'argomento. 
E' abbastanza.
Auguri, Stan e Babe.

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