domenica 19 maggio 2013

Dan Aykroyd in Italia

La notizia che l'attore Aykroyd sarà in Italia per una promozione di due giorni per la vodka di cui è produttore e diretto testimonial, la Crystal Head Vodka, ha scatenato i fan tanto che si stanno mobilitando sui social network - facebook in primis - preparando una massiccia partecipazione. Certo, non saranno migliaia di persone, eppure a pensarci bene forse due su cento conoscono la vodka di Danny, ma vanno lì esclusivamente per avvicinare un beniamino indiscusso di almeno tre generazioni di fan. Non è un discorso che potrebbe far onore ad Aykroyd, ma anche se non recita un film da protagonista da molti anni, e non imbrocca un successo da altrettanto tempo, è sempre e comunque famosissimo e adorato dagli appassionati dei film che fece negli anni Ottanta. Ci si chiede in che posizione inserire Aykroyd nella storia del cinema comico, inserendolo come eterno numero due - a torto definendolo spalla di John Belushi - ma a veder bene la sua carriera toccò vertici da star mondiale, ha sulle spalle una nomination agli Oscar, e anche se oggi non si dedica al cinema come una volta, ha interpretato le maggiori commedie degli anni Ottanta: Ghostbusters, Una poltrona per due, Blues Brothers, Spie come noi, senza dimenticare i ruoli minori in film come 1941-Allarme a Hollywood, Chaplin, Tutto in una notte, o in serie tv come La vita secondo Jim, interpretata da Jim Belushi, fratello minore di John. 
Abilissimo scrittore comico - in America è una istituzione vivente per aver interpretato le prime quattro stagioni del Saturday Night Live (dal 1975 al 1979) - cantante blues, e oggi fondatore e gestore di una grande catena di pub chiamata la House of Blues, e come si è detto promoter della sua vodka. Come attore mi è sempre piaciuto, misurato con momenti improvvisi di follia pura (nei ruoli recenti, cercatevi il killer del film L'ultimo contratto, 1997), oggi è venerato dai fan di Ghostbusters, dove Danny, anche sceneggiatore, era  Raymond "Ray" Stantz, e ovviamente dagli appassionati Blues, per il suo ruolo di Elwood, il fratello con l'armonica e una pazzesca abilità al volante di Jake, alias John Belushi, suo partner e grande amico. Per un lungo tempo, Aykroyd si trovò al posto giusto, con le idee giuste, ed al momento giusto. 
L'attore canadese, oggi 61enne,  piuttosto ingrassato, è però inciampato in troppi insuccessi o in ruoli troppo piccoli per essere ricordati (chi si è accorto della sua presenza in Pearl Harbor?), fidandosi troppo dei vecchi amici (con il regista di Ghostbusters, Ivan Reitman, ha fatto Evolution, cazzata del 2001; con John Landis ha affondato la buonanima di Belushi nel secondo BB, Blues Brothers 2000) o dei giovani comici (imbarazzante il ruolo del capitano dei pompieri nel film Io vi dichiaro marito...e marito, bruttissima commedia del 2007 con Adam Sandler), nonostante i soliti lampi geniali (il detective sfigato del film Due mariti per un matrimonio, con Cameron Diaz, era esilarante). Vive insomma nel suo passato, ma con i giusti meriti perché Aykroyd, quando era con le persone toste e giuste, ha sempre volato alto.
L'appuntamento con il tour tocca lunedì 20 a Novara e Milano e martedì 21 a Roma (alle 18, Enoteca del Parlamento, io ci sarò). Spero di poter incontrare Danny per ricordare i bei tempi e quando sfidava il tempo e la legge con la sua Blues Mobile. Quando, insomma, era in missione per conto di dio.

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