sabato 13 giugno 2015

C'è sempre tempo per Bill Murray

Pochi giorni fa abbiamo festeggiato il 31esimo anniversario di Ghostbusters al Vigamus, il Museo del Videogioco di Roma, e ho avuto il compito di raccontare la storia del film con una premessa che sembra aver interessato il pubblico presente: la formazione artistica di quei tre matti come cavalli che, uniti dal più matto di tutti, hanno avuto più punti di contatto e hanno lavorato a più riprese assieme, fino ad arrivare all'idea di fare un film assieme visto che il più matto non c'era più. E mi riferisco a Harold Ramis, Dan Aykroyd e Bill Murray, più il matto totale, John Belushi: prima nei palcoscenici di Second City, poi davanti le telecamere di Saturday Night Live e infine davanti le cineprese di Animal House (scritto da Ramis, prodotto da Reitman, interpretato da John), Polpette (scritto da Ramis, diretto da Reitman, con Bill), Palla da golf (scritto e diretto da Ramis, con Bill), Stripes (scritto da Ramis, diretto da Reitman, interpretato da Ramis e Murray) e Blues Brothers (scritto da Dan, interpretato da lui e Belushi). Visto che due su quattro non ci sono più, uno non è decisamente più sulla cresta dell'onda, giusto Bill Murray continua a piacere e girare film da protagonista. Diventato negli anni una presenza fissa di Wes Anderson, il grande comico americano è tornato con il sottovalutato St. Vincent e tornerà, il prossimo 23 ottobre nelle sale americane, con un film all’apparenza bizzarro intitolato Rock the Kasbah, diretto da Barry Levinson e scritto da Mitch Glazer. Ricordo alle memorie sbiadite che Mr. Levinson è premio Oscar per Rain Man - L'uomo della pioggia (1989), ha diretto Robin Williams in Good Morning, Vietnam (1987), Danny De Vito in Tin Men - 2 imbroglioni con signora (1987), Sleepers (1996), Robert De Niro e Dustin Hoffman in Sesso & potere (1997), ha collaborato alla scrittura di due film di Mel Brooks e faceva parte dello staff di scrittori del The Marty Feldman Comedy Machine (1971). E invece, per le memorie scolorite, Mitch Glazer era uno dei migliori amici di John Belushi, nato come giornalista collaborò al copione di S.O.S. Fantasmi (1988), e come produttore associato di Lost in Translation (2003), entrambi con Murray. Abbiamo qui tre combinazioni di esperti della commedia, insomma. Il film racconta la storia del manager musicale Richie Vance (Bill Murray) che, abbandonato dalla sua ultima cliente (Zooey Deschanel) durante un tour in Afghanistan, si ritrova solo a vagare per il paese e scoprirà una voce inaspettata. Uscirà nelle sale americane il 23 ottobre e nel cast, oltre a Bill Murray e Zooey Deschanel, troviamo: Kate Hudson, Danny McBride, Scott Caan, e Bruce Willis.
Qui sotto il trailer e lo splendido poster.
E poi andremo tutti a vederlo, perché c’è sempre tempo per Bill Murray, una delle persone più divertenti al mondo che, attenzione, potrebbe imbucarsi un giorno nella vostra festa.


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