giovedì 31 maggio 2012

Quer pasticciaccio brutto de MIB 3

A volte sarebbe meglio fidarsi del proprio istinto, ed evitare di andare a sbattere contro una delusione - in questo caso, la delusione di vedere un film che sapevamo già brutto. sto parlando di Men in Black 3, terzo capitolo della serie iniziata con Men in Black (1997) e proseguita con Men in Black II (2002), sempre diretta da Barry Sonnenfeld e con la coppia Will Smith e Tommy Lee Jones. Interpretano, lo sapete, i panni rispettivamente degli agenti J e K, agenti segreti in nero che combattono le vite aliene che minacciano la Terra. Il plot del film si concentra sulle arie da "strana coppia" assortita per forza, bianco contro nero, scorbutico contro vivace, il tipo serio, troppo serio, e meticoloso contro il tipo spiccio, fico...una formula che per regola di funzionamento deve avere due attori affiatati e con un minimo di vis comica. Il pasticcio principale è in questa coppia: funzionava benissimo nel primo film, ma già dal secondo, una mezza stronzata, erano visibilmente poco convinti - se non dai soldi presi - e stanchi, specie Jones detto monoespressione, chissà come finito in questo terzo film, mentre Smith sonoirresistibile è sopra le righe e non rinuncia ad una scena dove mostra i muscoli. Il punto non è tanto capire quanto spende in palestra, ma è perché hanno girato un terzo Men in Black? All'uscita in sala il retrogusto è dubbioso: ci siamo divertiti o frastornati? Questo film di alieni che minacciano il mondo cos'ha lasciato a casa? Risposta facile: divertimento (assente), battute (troppe, e poche colgono nel segno), ritmo (pesante e lento: e dire che coproduce zio Steven Spielberg), e personaggi (Smith ripetitivo, Jones, che nel caso ve lo stiate chiedendo, ha 66 anni ma ne dimostra 110 con parrucchino visibile, è senza espressione), comprimari (imbarazzante Emma Thompson che interpreta l'agente O, il capo dei MIB, sprecatissimo Michael Stuhlbarg, nella parte dell'alieno che è in grado di prevedere tutti i futuri possibili). Alla fine ci si potrebbe pure divertire, con tanta volontà e se non fossi cinese, ma tutto sa di superfluo. In America gli incassi stanno andando molto bene (oltre duecento milioni), ma speriamo non così tanto da rischiare un quarto capitolo, già minacciato dalle due star perché, hanno dichiarato, si sono divertiti un mondo. Beati loro.

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