A volte sarebbe meglio fidarsi del proprio istinto, ed
evitare di andare a sbattere contro una delusione - in questo caso, la
delusione di vedere un film che sapevamo già brutto. sto parlando di Men
in
Black 3, terzo capitolo della serie iniziata con Men in Black (1997) e
proseguita con Men in Black II (2002), sempre diretta da Barry
Sonnenfeld e con
la coppia Will Smith e Tommy Lee Jones. Interpretano, lo sapete, i panni
rispettivamente degli agenti J e K, agenti segreti in nero che
combattono le vite aliene che minacciano la Terra. Il plot del film si
concentra sulle arie da "strana coppia" assortita per forza, bianco
contro nero, scorbutico contro vivace, il tipo serio, troppo serio, e
meticoloso contro il tipo spiccio, fico...una formula che per regola di
funzionamento deve avere due attori affiatati e con un minimo di vis
comica. Il pasticcio principale è in questa coppia: funzionava benissimo
nel primo film, ma già dal secondo, una mezza stronzata, erano
visibilmente poco convinti - se non dai soldi presi - e stanchi, specie
Jones detto monoespressione, chissà come finito in questo terzo film,
mentre Smith sonoirresistibile è sopra le righe e non rinuncia ad una
scena dove mostra i muscoli. Il punto non è tanto capire quanto spende
in palestra, ma è perché hanno girato un terzo Men in Black? All'uscita
in sala il retrogusto è dubbioso: ci siamo divertiti o frastornati?
Questo film di alieni che minacciano il mondo cos'ha lasciato a casa?
Risposta facile: divertimento (assente), battute (troppe, e poche colgono
nel segno), ritmo (pesante e lento: e dire che coproduce zio Steven
Spielberg), e personaggi (Smith ripetitivo, Jones, che nel caso ve lo
stiate chiedendo, ha 66 anni ma ne dimostra 110 con parrucchino
visibile, è senza espressione), comprimari (imbarazzante Emma Thompson
che interpreta l'agente O, il capo dei MIB, sprecatissimo Michael Stuhlbarg, nella parte dell'alieno
che è in grado di prevedere tutti i futuri possibili). Alla fine ci si
potrebbe pure divertire, con tanta volontà e se non fossi cinese, ma
tutto sa di superfluo. In America gli incassi stanno andando molto bene
(oltre duecento milioni), ma speriamo non così tanto da rischiare un
quarto capitolo, già minacciato dalle due star perché, hanno dichiarato,
si sono divertiti un mondo. Beati loro.
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