mercoledì 13 agosto 2014

Addio mio capitano

Queste sono notizie che proprio non vorremmo dare. Robin Williams è morto. E' stato trovato soffocato dalla polizia nella sua casa di Tiburon, California. Aveva 63 anni, ma avremmo voluto averlo ancora con noi per tanto, tanto tempo.

L’ipotesi che si sia trattato di suicidio viene confermata nel corso della conferenza stampa dello sceriffo che si è tenuta alle 11 (20 ora italiana), doge è stato ribadito che Williams si è tolto la vita e che la morte è sopraggiunta per asfissia dovuta all’impiccagione. L’attore è stato ritrovato vestito e “sospeso da terra e in una posizione come se fosse seduto” dalla sua assistente. Williams si è impiccato con una cintura, fissata a una porta.

Probabilmente l’attore, da tempo affetto da depressione, aveva provato a suicidarsi tagliandosi le vene del polso sinistro, dove sono state rilevate “ferite superficiali”. Vicino a lui è stato anche rinvenuto un coltello sul quale sono state rilevate tracce di sangue. Non è stato invece rinvenuto alcun biglietto.

Williams non era solo un grande comico, è stato un gigante assoluto e una delle persone più divertenti che lo spettacolo americano, e non solo, ricordi. E' stato il nostro amico d'infanzia dai tempi di "Mork e Mindy", lo show televisivo che lo consacrò, molto velocemente, come divo televisivo nel 1978, e ci ha accompagnato nella crescita adolescenziale insegnandoci a cogliere l'attimo, con "L'attimo fuggente" (1989), a rimanere bambini, come insegnava nei panni di Peter Pan, in "Hook" (1991), a ridere nelle sofferenze, come in "Good Morning Vietnam" (1987), e di guarirci con l'allegria, come in "Patch Adams" (1998). In una carriera come attore comico, Williams si scrollò di dosso l'ombra della macchietta facile dimostrando al mondo intero un talento enorme, coltivato da bambino quando giocava con i soldatini da solo facendo tutte le voci, e una intelligenza straordinaria e acuta, come pochi comici suoi contemporanei: la sua mente andava veloce come un treno senza dar fiato al suo pubblico. I suoi spettacoli live sono una testimonianza di un comico davvero irripetibile. Vero, nell'ultima fase della sua vita, caratterizzata da una serie di eventi difficili, come l'intervento al cuore ed un passato da alcolista - succede, quando hai tra i tuoi migliori amici John Belushi - era passato alle parti drammatiche, che tanto sono piaciute alla critica ma poco al pubblico, comunque alcune davvero memorabili: da "Risvegli" (1990), i due citati "Good Morning Vietnam" e "L'attimo fuggente", "Insomnia" (2002) etc. Ma noi lo ricorderemo anche per "La leggenda del re pescatore" (1991), "Mrs. Doubtfire" (1993), "Jumanji" (1995), "Piume di struzzo" (1996), la voce del Genio di "Aladdin" (1992), fino agli ultimi film, non proprio da cineteca - ultimamente, si era tirato un po' via con alcuni titoli dimenticabili - anche se sono da ricordare un gioiello dell'humour nero dimenticato nelle sale ed uscito da noi in home video, "Il papà migliore del mondo" (2009), dove è il papà del titolo che fa passare suo figlio morto come un cretino durante una pratica di autoerotismo come un genio letterario, scrivendo di sua mano un diario che diventa popolarissimo fra i suoi alunni.
 


Era tornato alla grandissima nel mondo dello stand-up comedy, con "Weapons of Self Destruction" (Armi di autodistruzione), un tour di 26 città nel 2009. Era uno show esilarante, durante il quale Williams ironizzava anche sul suo recente intervento al cuore e sulle opzioni delle valvole da inserire: "Numero uno: una valvola porcina, che viene dal maiale. Il che è ottimo, perché ti trovi già vaccinato per l'influenza suina. E uno degli effetti collaterali è che puoi fiutare i tartufi, il che è ottimo. ...Poi mi hanno offerto una valvola meccanica. Ho pensato: "Così potrò comprarmi il nuovo iHeart della Apple". Fantastico. Viene fornito con 20.000 emozioni. Ho pensato: "Se esistesse una cosa come l'iHeart... Donne, sentite qua... Invece delle protesi al seno, altoparlanti. Non sarebbe figo? Si chiameranno Bluetette e saranno compatibili con il cuore. E se non puoi permetterti degli altoparlanti, metti una papera di gomma che suona. Ci accontentiamo di poco, sarebbe fantastico...Alla fine mi hanno messo una valvola bovina, che viene dalla mucca. Che è ottima, perché puoi cagare in piedi. È fantastico".
 
Nella comunità dei comici americani, Williams è stato un monumento vivente. E aveva ancora molto da dire, perché avevamo bisogno di ridere ancora soffocati.
Good Morning, Robin. Goodbye, Robin.

Post scriptum: nel 2018 la HBO ha prodotto un documentario davvero ben fatto dal titolo Robin Williams: Come Inside My Mind. E' stato trasmesso anche da noi. 
Il 1 settembre 2020, un nuovo documentario, intitolato Robin's Wish, sarà incentrato sugli ultimi giorni del grande comico.
Qui trovate i trailer di entrambi, e ovviamente vi consiglio il recupero.



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