lunedì 24 aprile 2017

Paperone e il denaro


Ora che il personaggio di Zio Paperone sta tornando in grande stile con la nuova serie di DuckTales – che coincide non a caso con il suo 70esimo compleanno, essendo uscito dalla geniale matita di Carl Barks nel 1947 – è il momento di parlare di un cortometraggio d’animazione praticamente dimenticato dalla Disney stessa, che non ha pensato di recuperarlo neanche in occasione della serie di DVD intitolata Walt Disney Treasures.
Sto parlando di Scrooge McDuck and Money.
Uscito nel 1967 e cioè proprio quando Barks decise di andare in pensione, segnò il debutto assoluto di Paperone De’ Paperoni nel mondo dell’animazione, per poi essere recuperato molti anni dopo, con Mickey’s Christmas Carol (Il canto di Natale di Topolino, 1983), e infine con la serie DuckTales (dal 1987 al 1990). Il cortometraggio era di chiara natura didattica, questo quando la Disney aveva chiuso da diversi anni con le serie ufficiali di cortometraggi e si stava impegnando su questi soggetti educativi (Paperino, ad esempio, era stato protagonista di un corto sulla prevenzione degli incendi, Donald’s Fire Survival Plan,1965), e per un corto che spiegava il valore e la storia del denaro il personaggio di Paperone risultò essere perfetto.
Prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito dalla Buena Vista il 23 marzo 1967, diretto da Hamilton Luske, scritto da Bill Berg, con Ward Kimball a capo dello staff di animatori composto da Julius Svendsen, Art Stevens, Chuck Downs, Jack Boyd, con musiche e canzoni di Mel Leven, è un cartone dimenticato negli archivi e spesso frettolosamente citato dagli storici, sia perché la natura didattica non lo ha reso memorabile, ma anche per la scarsa visibilità: se non fosse esistito youtube, neanche se avremmo sentito parlare. In home video non è mai uscito, anche se esiste una raccolta VHS per le scuole che di fatto riporta il cortometraggio e che forse da quella fonte proviene la copia caricata su youtube. 
Bill Thompson è la voce di Scrooge, mentre il gruppo jazz molto attivo fra gli anni cinquanta e settanta The Mellomen sono le voci delle canzoni. Ma Thompson fu la prima voce di Paperone? Affatto. Il primo fu McKennon per l’LP etichetta Disneyland Records, intitolato Donald Duck and His Friends, del 1960. La lista dei performer era la seguente: Clarence Nash (Paperino); Cliff Edwards (Il Grillo Parlante); Jimmy Macdonald (Topolino, Pippo); Gloria Wood, Robie Lester (Cip e Ciop, Three Little Kittens); Dal McKennon (Zio Paperone). La storia che vede protagonista Paperone assieme a Paperino, Uncle Scrooge’s Rocket to the Moon, uscì anche come singolo 45 giri. Sarà poi un altro album musicale, Mickey’s Christmas Carol, a dare a Paperone la voce definitiva: Alan Young. Il canto di Natale di Topolino, infatti, otto anni prima di diventare un – bellissimo – cartone animato, era nato come album a 33 Giri nel 1975: Young, fra l’altro, è accreditato anche come scrittore assieme a Alan Dinehart. Il disco sarà rifatto nel 1983, in occasione della distribuzione del cartone, e regalò a Young un ruolo che farà per tutta la vita, conclusasi nel 2016.
carta canta..
Scrooge McDuck and Money sembra che fu uno degli ultimi lavori che Walt Disney supervisionò personalmente, prima di morire nel dicembre del 1966; in effetti la registrazione al copyright, datata 2 marzo 1967 (LP34013) ha la notifica “1966”, così come viene riportato nel pressbook originale. Coincide infatti con la registrazione delle musiche, datata 4 Novembre 1966. Se dovesse così essere stato, la vita di Disney incominciò con un topo e finì…con un papero scozzese.
Supervisionato o no dal mitico zio Walt, il cortometraggio è delizioso, con una animazione spigolosa tipica degli anni sessanta. E prima di andare avanti, godiamoci la visione.


Un’altra domanda inevitabile è questa: questo cortometraggio uscì in Italia? Non solo la risposta è , ma sono riuscito a localizzarlo facilmente: doppiato per la Cinema International Corporation S.r.l. e intitolato Paperone e il denaro, uscì nelle sale abbinato al film La trappola di ghiaccio (Nikki, Wild Dog of the North, 1961) nell’aprile del 1977
E’ piuttosto curioso l’accoppiamento di un film che era già uscito in Italia nel ’62 con un cartone animato vecchio di dieci anni, e la fortuna in sala fu scarsissima (del resto uscì nella stessa settimana di Rocky!). Questo primo ed unico doppiaggio del 1977 è invisibile oggi: sappiamo solamente che la richiesta di visto censura è datata 14 marzo 1977 e venne approvata cinque giorni dopo, con il n. 70037. Non ci risultano passaggi televisivi (anche anteriori al ’77, perché c’è anche la probabilità che sia stato doppiato prima), né edizioni in home video. Sulla prima voce italiana di Paperone, quindi, c’è un assoluto mistero. Se qualcuno legge queste righe e ha una copia in 35 o 16mm della Trappola del ghiaccio, sappia che i 460 metri di pellicola iniziali sono con zio Paperone. Cortesemente, scriva poi alla Disney per mettersi a disposizione per disseppellire, cinquant’anni dopo, questo prezioso cartone animato.
Il lettore italiano può comunque leggersi l’adattamento a fumetti di questo cartone animato, intitolato Uncle Scrooge and Money e scritto da Don Christensen e disegnato da Tony Strobl, e pubblicato nel marzo 1967 (l’ultima pubblicazione è del 2016, nel volume I migliori anni Disney 8 – 1967, col titolo Zio Paperone e il denaro con la D maiuscola).

UPDATE: qui trovate un aggiornamento riguardo la copia italiana.

EXTRA: il pressbook originale del 1967 (fonte, Cartoon Research).





martedì 18 aprile 2017

La rivincita di Paperino


Orde di nostalgici trentenni si sono commossi fino alle lacrime alla notizia che nell’estate 2017 arriverà la nuova serie animata “Duck Tales”, a distanza di 27 anni dall’ultimo episodio della serie originale: era il 1990, infatti, quando le avventure dei paperi raggiunsero il traguardo finale dei 100 episodi. In verità sarà un reboot, un riavvio totale della banda di Paperopoli che conosciamo praticamente da sempre, e da quello che abbiamo appreso online saranno molte le novità: fra le più importanti il ruolo di Paperino, che dopo essere stato rilegato in un ruolo minore nella serie originale, sarà finalmente un personaggio regolare; sin dal primo episodio andato in onda nel 1987, la sua presenza discontinua veniva giustificata dal fatto che si arruolava nella Marina degli Stati Uniti lasciando in custodia allo Zio Paperone i suoi nipotini Qui, Quo e Qua. Infatti, la serie era stata creata dalla Disney per lanciare il personaggio di De’ Paperoni, in quel momento poco usato dalla animazione e ben più popolare nei fumetti, e rispetto alla versione cartacea si decise quindi di fare Paperino una guest star per non oscurare il ricco Zio.  
Noi bambini, presi da queste fantastiche avventure – che ancora oggi sono insuperabili per divertimento e animazione – ci dimenticavamo che la tradizione barksiana (nel senso di Carl Barks, il cosiddetto Uomo dei Paperi, che creò il personaggio di Paperone e quasi tutto il mondo che circonda Paperopoli, città e personaggi inclusi; ma davvero devo spiegarvelo?) voleva tutto il gruppo unito, e immersi dalla nostalgia siamo riusciti ad adorare il lungometraggio, intitolato Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, realizzato dal neo team francese della Disney nel 1990 - anche se non era un granché, ammettiamolo..  
Le avventure dei Paperi furono comunque una delle nostre maggiori occupazioni nei nostri pomeriggi fra la merenda e i compiti di scuola, con o senza Paperino, e sin da quando uscì la news della rentrèe di Duck Tales (nel febbraio del 2015) mi sono garbatamente gasato come una bestia.
Il piano previsto sarà di una prima stagione composta da 21 episodi da mezz’ora, più due special di 1 ora ciascuno – ma io personalmente sto pregando per un futuro lungometraggio – e come ho scritto, Paperino torna ad essere parte del cast come protagonista. E, sembra, ci sono possibilità di un cameo di Paperinik, piuttosto sconvolgente e positivo allo stesso tempo: una “creatura” italiana (ribattezzata in America come Duck Avenger) che finirà nei cartoni animati originali!

Poi visto che la Disney ci toglie la sete col prosciutto, ha fatto cantare al neo cast di doppiatori originali la storica canzone di testa. 


La cosa che ho voluto approfondire oggi, però, è proprio il ruolo di Paperino nella serie originale, e ho scoperto che non solo è apparso più di una volta, ma si è incrociato con lo zio Paperone in altre occasioni disneyane. Andiamo con ordine.

Paperon De’ Paperoni debuttò nel mondo dei cartoni animati nel 1967, con il quasi invisibile Scrooge McDuck and Money (leggere qui per tutte le info), circondato dai nipoti ma non da Paperino. Il primo incontro avverrà nel Canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol, 1983): in questo ultraclassico cortometraggio animato però Paperone non veste i panni del suo personaggio, bensì di Ebenezer Scrooge, mentre Paperino è Fred, il nipote che a differenza di suo zio è entusiasta del Natale.

Nella serie Duck Tales, Paperino appare nell’episodio pilota, Treasure of the Golden Suns (in Italia trasmesso come “Il tesoro del Sole d’Oro” e diviso in tre parti), andato in onda il 18 settembre 1987.
Seguirono poi:
Sphinx for the Memories (“Paperino e la mummia vivente”), dove è eccezionalmente protagonista assieme allo zio ed ai nipoti.

Home Sweet Homer (“Ritorno a Itaquack”), dove involontariamente spinge zio Paperone a tornare alla città di Itaquack, città costruita da Ulisse; nel finale, Paperino appare assieme alla sua famiglia.
A Whale of a Bad Time (“La balena pirata”), è un altro episodio dove Paperino è spalla dello zio; qui lo aiuta a recuperare la sua intera fortuna.
Spies in Their Eyes (“A me gli occhi, spia!”), di nuovo il marinaio Paperino incontra Paperone e i nipoti mentre è in licenza, e si mette nei guai.
All Ducks on Deck (“Macchia Nera e l'aereo invisibile”), vede per la prima volta Paperino in licenza a Paperopoli e si incontra con Jet McQuack. Questo episodio è uno dei più spassosi per le continue gag fra Paperino e Jet, che per tutto il tempo non capisce cosa dice. Nelle copertine delle VHS riceveva persino lo status di star dell’episodio.
Till Nephews Do Us Part (“Le nozze di zio Paperone”), è l’ultimo episodio dove appare Paperino, testimone pasticcione dello zio.
Nelle stagioni successive (1988-1990), lo staff d’animazione lascia per sempre Paperino sulla nave della Marina, e non viene inserito in nessun altro episodio. Per dovere di cronaca è da ricordare che in tutti questi episodi la voce italiana di Paperino era di Franco Latini, mentre quella di Paperone del mitico Gigi Angelillo.
Negli anni successivi, le nuove serie tv che hanno voluto rilanciare i classici personaggi Disney hanno visto Paperino a fianco del suo ricco zio, ma senza lasciare nulla di memorabile.
Nell’undicesimo episodio di Mickey Mouse Works (1999), intitolato A Midsummer Night’s Dream, vediamo la banda al completo per una versione disneyana di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
Invece, Paperone ha un ruolo fondamentale nel 34° episodio di House of Mouse, intitolato appunto House of Scrooge (andato in onda nel 2002). La storia è carina: Zio Paperone diventa proprietario del locale di Topolino e decide subito dei tagli alle spese che lui considera troppo alte. E così Topolino e soci cercano di riavere indietro il loro locale perché ovviamente nessuno vuole avere la tirchia gestione di Paperone.
La banda dei Paperi sarà di nuovo insieme nel film a episodi concepito direttamente per l’home video Mickey’s Once Upon a Christmas (Topolino e la magia del Natale, 1999): stavolta zio Paperone è una guest star nell’episodio che vede protagonisti Qui, Quo e Qua e Paperino, L’incubo di Natale.
Mickey’s Twice Upon a Christmas (Topolino - Strepitoso Natale!, 2004), rivede di nuovo Paperone gironzolare in casa dei nipoti; questa produzione fu una delle prime a raffigurare i classici personaggi Disney in computer grafica 3D.
Nella nuova serie Mickey Mouse – che ha introdotto il nuovo stile d’animazione che caratterizzerà DuckTales – Paperone appare per ben tre volte: rifiuta un prestito in Goofy’s First Love, trentacinquesimo episodio della serie (2015), chiede poi cinque dollari a Topolino in No (2016), dove per l’ultima volta Alan Young presta la voce allo zio prima di morire (nel Maggio 2016), e infine nel recente episodio di natale, Duck the Halls: A Mickey Mouse Christmas Special (2016), Paperone appare assieme ai nipoti: per la prima ed unica volta, lo zio parla con la voce dell’attore John Kassir, che non ha voluto riprendere questo ruolo per il reboot di Duck Tales. L’ufficiale successore di Young come voce di Paperone sarà l’attore scozzese David Tennant, famoso per la serie tv Doctor Who, una scelta che mi sembra davvero azzeccata.
Non ci resta che aspettare la prossima Estate per goderci di nuovo queste avventure dei Paperi.


UPDATE
Proprio quando pubblicavo questo post, il sito della casa editrice statunitense IDW Publishing ha annunciato che la serie DuckTales avrà la sua trasposizione a fumetti, come del resto accadde anche alla serie originale: per il prossimo Luglio uscirà il numero 0, a 3,99 dollari, che aprirà questa nuova serie Disney che si aggiunge alle altre che hanno riportato i fumetti di Topolino e Paperino nelle edicole americane. Infatti, è attualmente la IDW a continuare la tradizione delle pubblicazioni storiche disneyane come Walt Disney’s Comics & Stories, Mickey Mouse, Donald Duck, Uncle Scrooge, inserendo, recentemente, storie e disegni di artisti italiani. La IDW ha dichiarato ieri di essere molto eccitata di questa nuova avventura e promette di superare le aspettative dei fan. Non sarà così improbabile vedere questi fumetti anche in Italia - e per qualche motivo noi c'entriamo: una indiscrezione ci conferma che all'interno c'è un team italiano di disegnatori, fra cui Gianfranco Florio e Luca Usai.
Entertainment Weekly ha pubblicato tre pagine di anteprima che qui ripropongo (cliccate per ingrandirle).